Mentre si stanno scaldando i motori della macchina organizzatrice della processione dei Misteri, parte della città si sta muovendo in ben altre cose.

E’ da qualche settimana che nelle adiacenze di piazza Purgatorio c’è chi raccoglie le firme per la fantomatica “Grande Città”. Sono puntuali ogni venerdì a posizionare il proprio banco con un cartello visivamente fastidioso con una veduta di Trapani dall’alto, ottima esca per far abboccare i pesci del mare della superficialità e del conformismo. Sono puntuali, il venerdì proprio perchè dal 19 febbraio piazzetta Purgatorio è un vai e vieni di gente che raggiungono la “casa dei Misteri” in occasione delle plurisecolari “Scinnute” che termineranno il prossimo 26 marzo. Sono puntuali, a scegliersi l’ora di punta, dopo le 18.00, per iniziare a raccogliere le firme per creare questa grande città fatta di piccoli uomini. Sono puntuali, aggiungerei io, a strumentalizzare una tradizione storica che non dovrebbe avere alcun legame con la politica e roba affine. Si può condividere o meno il fine di questa raccolta di firme, ma il contesto è sicuramente sbagliato, poichè sarebbe più giusto raccoglierle altrove queste firme, e non proprio nelle adiacenze del Purgatorio. A mio avviso questo si chiama mancare di rispetto alle tradizioni e ai trapanesi, o una parte di essi, anche perchè moltissimi, purtroppo, hanno firmato entusiaste, senza fare caso al contesto e al luogo, e senza sentirsi minimamenti toccati da una prepotente strumentalizzazione di una delle cose più importanti della nostra città.

Ma non è solo la raccolta di firme che ha scatenato queste mie riflessioni. Come tutti ben sanno, due settimane dopo Pasqua, da sempre si svolge in città la popolare e sentitissima processione di “Santu Patri”. Quest’anno purtroppo, questa processione coinciderà con l’ennesimo evento velico che si svolgerà in città dal 16 al 19 aprile. Proprio domenica 18, giorno della secolare processione, la provincia di Trapani sta organizzando un “mercato popolare” con intrattenimenti musicali, animazioni e artisti di strada proprio sul Corso Vittorio Emanuele, strada percorsa nella via di ritorno dalla pesante statua raffigurante San Francesco di Paola, che come sempre ha tantissime persone al seguito. Cosa succederà adesso? Si sposterà la processione? si cambierà il percorso? Non si sa nulla di tutto ciò, ma di certo c’è che per quattro vecchie barche che vengono a commemorare Giuseppe Garibaldi, il massone più famoso d’Italia(che poco ha da dividere con Trapani), la processione di “Santu Patre” che è parte integrante delle cultura del trapanese verace verrà messa in secondo piano.

Francesco Genovese