Si è conclusa l’edizione 2008 della Processione dei Misteri di Trapani; anche per quest’anno i sacri gruppi hanno rinnovato il plurisecolare rito, percorrendo le vie della città.

E’ stata una processione dignitosa, semplice ed ordinata, dall’inizio alla fine: meglio di così non poteva andare. Il direttivo dell’Unione Maestranze ha vinto la sua sfida, con tanta modestia e tanto lavoro. Tutto ciò grazie agli addetti ai lavori, dai massari ai volontari e dai consoli al comitato esecutivo; tutti hanno dato la loro parte con molto impegno, mettendo da parte gli egoismi che avevano contraddistinto le precedenti edizioni.

Come lo scorso anno ad aprire la processione, una statua del Cristo, segno marcante del contesto principale di una tradizione che non dovrebbe mai perdere il senso religioso. E poi via con l’uscita espressiva de “La separazione”. Diversi sono stati i momenti di raccoglimento per ricordare alcuni consoli deceduti, e il più toccante è stato di sicuro quello de “La Lavanda dei Piedi”, che è uscita senza la musica in segno di lutto per la tragedia del “Karol W.”; un gesto fatto col cuore dai consoli del ceto dei pescatori. L’uscita dei gruppi è stata compatta, e anche i tempi sono stati rispettati più o meno da tutti. Non ci sono state “doppie battute” all’uscita e anche “L’Ascesa al Calvario” si è mantenuta in linea con gli altri gruppi, al contrario dello scorso anno. L’unica nota dolente “visiva” è stata forse la discutibile scelta da parte del ceto dei fruttivendoli, di esporre sulla spalliera del trono, le vistose medaglie di “Gesù dinanzi ad Hannan”.

Suggestivo è stato il passaggio nella zona di San Francesco di Paola, con il transito nella stupenda Via Mercè, ideale per i Misteri. I distacchi nella stessa via del 2006 sono solo un brutto ricordo, e tutto sembrava più bello. La poco consona via fardella è stata come al solito luogo di bivacco dei tanti giovani, ma nonostante ciò, i Sacri Gruppi hanno attraversato l’arteria principale cittadina, in modo lodevole.

Subito dopo l’ordinata sosta, i Misteri sono ripartiti senza processioni e bande verso il centro storico della città, in uno splendido contesto che mai deve essere sottovalutato dai cittadini: Via Garibaldi, Via Libertà, Via Domenico Giglio, Via Nunzio Nasi, Via Custonaci, Via Corollai e Via Tartaglio. Una favolosa cornice che rende i Sacri Gruppi ancora più belli, in un merge di storia, religione e folklore.

In mattinata, ricomposte le processioni e le bande, i Misteri hanno ricominciato il loro percorso di ritorno sul Corso Vittorio che pian piano si riempiva di gente per assistere al passaggio dei Sacri Gruppi e alle 8.00 è iniziato il triste rientro. Sulle note di “A Desirè”, lo struggente ed espressivo rientro de “La Spartenza”, sotto le nuvole che passavano veloci, soffiate dal forte vento. La fase di rientro intanto procedeva a suon di marce funebri, fino ad arrivare al tredicesimo gruppo de “L’Ascesa al Calvario”, che è rientrata dentro la chiesa del Purgatorio, accompagnata da un’ottima esibizione di “Toselli”; il giro di boa dell’entrata è arrivato, ancora pochi gruppi ed ecco che arriva in piazza la splendida “Addolorata”, tra i volti tristi ed emozionati dei presenti.

Il Vescovo Miccichè ha letto il suo discorso, a sottolineare il vero significato della Pasqua, con la processione del risorto che chiuderà l’indomani i riti di Passione, una passione che senza il terzo giorno della resurrezione, non avrebbe senso di esistere. Prima di leggere il suo intervento, Mons. Miccichè si è complimentato con l’Unione Maestranze per l’ottima riuscita della processione, un fatto sicuramente storico, che rende ancora più orgogliosi tutti gli addetti ai lavori, per il meritato riconoscimento.

Subito dopo il messaggio del Vescovo, il gruppo dell’Addolorata è rientrato dentro il Purgatorio, sotto le note di “Malinconia”…sicuramente il più adatto stato d’animo di tutti gli amanti dei Misteri, che già hanno iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione della processione.

Da trapanese “malato di misteri” quindi, ringrazio l’Unione Maestranze e tutti gli addetti ai lavori per aver messo in atto una delle migliori edizioni di sempre….meglio di così non poteva andare.

Francesco Genovese