Si apprestano a rinnovare le cariche all’interno del consiglio di amministrazione dell’Unione Maestranze; tra pochi giorni infatti, presso la sede dell’associazione in via Nunzio Nasi, si terranno le elezioni per eleggere il nuovo presidente che subentrerà a Leonardo Buscaino dimessosi dopo due mandati, al termine della scorsa processione dei Misteri.

Le elezioni del consiglio dell’Unione Maestranze rappresentano un tema caldo all’interno dei vari ceti che la compongono, e già da qualche mese si stanno delineando le varie “fazioni” tra i ceti che propongono i loro candidati.

Non è un caso infatti che la processione conclusasi appena tre settimane fa non sia andata benissimo, poiché gran parte dei consoli era già orientato verso queste fatidiche elezioni. Evidentemente la poltrona di presidente e le cariche di consigliere fanno gola un po’ a tutti, chi per apparire, chi invece spinti dalla voglia di fare, cercando di mantenere unita l’assemblea dei capi-console per il bene della processione, che sicuramente non dovrebbe essere compromessa dalle beghe sterili che molto spesso primeggiano all’interno dell’organizzazione fondata nel 1974.

Al momento i “papabili” per la carica di presidente sono Giuseppe Lantillo del ceto dei fornai, Ignazio Bruno del ceto dei naviganti e Nicolò Nola del ceto dei calzolai, anche se non si escludono sorprese legate ad eventuali “accordi” dell’ultima ora, così come accade in politica quando non si ha la minima idea su chi appoggiare o proporre. A seconda di chi verrà eletto, l’Unione Maestranze avrà davanti degli scenari diversi. L’ipotesi Nola potrebbe rappresentare un segno di continuità con la gestione Buscaino, poiché lo stesso Nola ha rivestito fino ad’ora la carica di vicepresidente, mentre l’ipotesi Lantillo si avvicinerebbe maggiormente alla gestione D’Aleo che ha preceduto la presidenza Buscaino.

Tuttavia, sembrerebbe che l’ipotesi Bruno sia di fatto la più fattibile, visto che secondo voci interne avrebbe una maggioranza più forte, poiché porterebbe in consiglio, tra gli altri anche l’uscente Buscaino, che aldilà del flop organizzativo di quest’anno, è riuscito a tenere uniti quasi tutti i ceti, con delle ottime processioni regalate ai trapanesi.

Aldilà di chi sarà il nuovo presidente, l’Unione Maestranze dovrà cercare di mantenere un giusto equilibrio tra i vari aspetti della processione dei Misteri, ovvero fede e tradizione, creando degli eventi paralleli anche nei mesi “morti”, con la capacità di interagire con le istituzioni per il bene della processione, la quale andrebbe pubblicizzata maggiormente al di fuori dei confini cittadini; inoltre è auspicabile che le prossime processioni siano meno legate agli aspetti economici, meno pompose, a beneficio della semplicità perduta nel corso degli anni.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 27 APRILE 2012