Prende il via la Settimana Santa trapanese

Conclusi i riti quaresimali delle scinnute, Trapani è pronta per rivivere i tanto attesi riti della Settimana Santa.

Oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio si effettueranno gli spostamenti dei Sacri Gruppi in vista della prossime processioni per entrare nel vivo di una serie di appuntamenti irrinunciabili per il trapanese verace, in un contesto fatto di suoni, colori, odori e… polemiche(che se costruttive, non guastano mai, considerando certi atteggiamenti).

Le Scinnute appena concluse sono state senza dubbio le peggiori dal punto di vista storico con 17 gruppi su 20, senza nessuna logica e senza tener conto della differenza tra i misteri che rappresentano la passione e quelli che rappresentano la morte. D’altra parte già dai manifesti che sono stati realizzati qualche mese fa sulle scinnute, l’Unione Maestranze ha scelto di mettere in primo piano i ceti rispetto ai gruppi, a rimarcare ancora una volta che il rito della scinnuta lo hanno trasformato in una mera parata di uomini; tutto il resto non conta!

Ma torniamo ai riti della Settimana Santa; come ormai succede da 39 anni, a Buseto Palizzolo oggi ci sarà la processione dei misteri viventi a partire dalle 17.

Sempre oggi pomeriggio a Trapani si svolgerà la sfilata dei ceti ( non tutti ma quasi) per le vie del centro storico; una parata che si svolge da qualche anno con gonfaloni e banda, che impropriamente viene chiamata “Apertura della Settimana Santa”.

Mi dispiace per l’ideatore di questa sfilata per i relativi partecipanti, ma a Trapani, la Settimana Santa inizia martedi alle 16:00 quando con le note della marcia “Pensiero”, la Sacra Icona della Pietà dei Massari varcherà  il portone della chiesa del Purgatorio e iniziare la sua antica processione per le vie del centro storico.

La Madre Pietà dei Massari, è un antico quadro incastonato su di una vara neoclassica, la cui processione è curata dagli “Eredi facchini di piano San Rocco”, cinque famiglie che risultano essere la prosecuzione generazionale di antichissima devozione che vedeva i propri antenati curare questa processione che aveva una connotazione “rionale”, visto che si svolgeva principalmente nelle zone limitrofe al piano San Rocco.

Ai giorni nostri la processione ha una connotazione decisamente più ampia visto il grande seguito di popolo che assedia il centro storico durante tutto il percorso. Si tratta di uomini, donne e bambini che in questi giorni di processioni non vogliono assolutamente perdere nemmeno un attimo di tutto ciò che rappresenta il ripetersi di antiche usanze e tradizioni, anche se non si può sottovalutare la perdita di semplicità che la processione ha subìto nel corso degli anni.

Si prosegue poi Mercoledì Santo con un’altra emozionante processione, ovvero quella della Madre Pietà del popolo che ha un’altissima connotazione popolare, ed un tempo aveva probabilmente un seguito maggiore rispetto alla processione della Pietà dei Massari.  Il quadro della Pietà del popolo risalente intorno al 1600, è incastonato dentro una vara in stile barocco, il cui volto dell’Addolorata ha dei lineamenti dolci ed espressivi.

Fino a qualche anno fa percorreva ad anni alterni anche la zona di Via Virgilio nelle adiacenze dello “scaro”, e fortunatamente adesso questa “usanza” è stata abolita e la sua processione è racchiusa totalmente al centro.

Il culmine storico della processione della Pietà del popolo è rappresentato dal tradizionale scambio del cero, non appena la Sacra icona passerà dinanzi la cappella di Piazza Lucatelli in cui la Pietà dei Massari è rimasta vegliata tutta la notte.

Lo scambio del cero è un rito rievocativo legato alla pace suggellata nel 1885 dai facchini di piano San Rocco(i cui eredi(o parte di essi), oggi curano la processione della Pietà dei Massari) e la compagnia di Sant’Anna che fino alla fine del 1800 curava la processione della Pietà del popolo, attualmente gestita dai fruttivendoli. Secondo tradizione, la Pietà del popolo dovrebbe essere portata in spalla da alcuni componenti dei massari, annacata davanti la cappella dove avviene lo scambio di un cero tra due rappresentanti delle due processioni.

La Pietà del popolo, rientrerà nella chiesa del Purgatorio intorno alle 22.30 del mercoledì, e subito dopo dalla cappella di Piazza Lucatelli, anche la Pietà dei massari inizierà il suo percorso di rientro in chiesa: ancora annacate, ancora marce funebri a ripetere piccole usanze e tradizioni lungo il tragitto e poi l’entrata nella chiesa del Purgatorio prevista intorno alle ore 00.30.

Per quanto riguarda tutto ciò che avviene dentro le chiese, lunedì 15 (domani) alle 19 in Cattedrale ci sarà la Santa Messa del Crisma, che fino a qualche anno fa si svolgeva il giovedì Santo mattina.

Giovedì Santo alle 17 ci sarà la celebrazione eucaristica “In Coena domini” in Cattedrale presieduta dal vescovo Fragnelli e dalle 20.30 in tutte le parrocchie ci sará l’adorazione degli altari della reposizione fino a mezzanotte.

Venerdì Santo alle 12 si svolgerà l’antico rito della discesa dalla croce nella chiesa di San Nicola, e al termine del quale, alle 14 inizierà la processione dei misteri dalla chiesa del Purgatorio: ma di questo ne parleremo nel prossimo pezzo.