Si è svolto ieri sera l’incontro tra i consoli dell’Unione Maestranze e il Sindaco Mimmo Fazio. Dopo un acceso dibattimento, il Sindaco ha spiegato il significato della sua decisione di congelare parte dei contributi comunali per la processione: un atto dovuto per sensibilizzare maggiormente la processione dei Misteri, cercando di ritrovare l’unità tra i ceti, al fine di evitare di dover assistere a comportamenti inadeguati come lo scorso anno. La riunione si è svolta presso la sede dell’Unione Maestranze, e il confronto tra i partecipanti è stato molto vivace.
Alla fine, dopo l’esplicita richiesta da parte dell’Avv. Scontrino in rappresentanza del ceto del Popolo, il Sindaco ha deciso di rimettere a disposizione dell’Unione Maestranze la parte dei contributi in precedenza congelata, ricordando altresì che la sua volontà è quella di assistere ad una processione dignitosa, e nel caso in cui questo non avvenga, non ci saranno più sconti nel prossimo futuro.
Si conclude quindi la querelle tra ceti “sanzionati” e il Sindaco; l’unica speranza è che, a seguito della magnanima decisione di Fazio, il buon senso prevalga sui personalismi che lo avevano indotto a “sanzionare” alcuni ceti.


Ringrazio tutti per aver espresso la loro opinione riguardo i sanzionamenti e riguardo le mie riflessioni della scorsa settimana. Alla fine tutto si è risolto, e il Sindaco si è dimostrato magnanimo e responsabile nello scongelare i contributi. Adesso bisognerebbe davvero assistere a degli atteggiamenti consoni durante la prossima processione.

Oggi pomeriggio ho parlato con il presidente Buscaino che mi ha invitato con gentilezza a precisare di non aver ricevuto nessun tipo di minaccia da parte dei Pescatori venerdì scorso alla scinnuta. Invito tutti quindi a non scrivere cose non vere. E’ ovvio che possano esserci delle discussioni, ma è altrettanto ovvio che il Ceto dei Pescatori, così come tutti gli altri ceti non minaccerebbero mai nessuno. Questo spazio di commenti è libero, perchè credo nel confronto libero, ma ovviamente, credo in un confronto costruttivo e non diffamatorio.

Francesco Genovese