È iniziata da pochi giorni la tradizionale quindicina in onore della Madonna di Trapani al Santuario dell’Annunziata. Si tratta di un rito secolare molto sentito dai trapanesi che consiste nel fare visita per quindici giorni, alla meravigliosa statua marmorea della Madonna col bambino che rappresenta il perno principale della devozione mariana in città. Come ogni anno, la quindicina si terrà anche presso la Cattedrale dove è presente una copia in marmo della statua originale. Come da tradizione è stato stilato anche il tradizionale programma delle feste patronali in onore del Santo patrono Alberto e appunto della Madonna di Trapani, patrona della diocesi.

Si comincia lunedì 6 agosto alle 9.00 con la concelebrazione presieduta da Mons. Plotti presso il Santuario, la benedizione dell’acqua e il dono del cotone di Sant’Alberto. Al termine della Messa, verrà benedetto e collocato un nuovo Crocifisso in argento sul braccio destro della statua, modellato in base all’originale che è stato trafugato nel 1881. Intorno alle 20.00 la statua-reliquiario in argento del Santo trapanese, verrà trasportato su di un carro a ruote in Cattedrale, con la tradizionale consegna delle chiavi da parte del Sindaco, davanti Palazzo D’Alì. La solennità di Sant’Alberto si festeggia martedì 7, con la Santa Messa in Cattedrale alle 11.30, la concelebrazione delle 19.30, il bacio della reliquia e la solenne processione, a spalla, per le vie del centro storico.

La statua di Sant’Alberto ritornerà in Santuario il giorno 9 agosto alle 18.15 con il trasporto di ritorno. Anticamente il Santo ritornava in Santuario il giorno 10, ma da qualche anno, per dare spazio ai festeggiamenti minori in onore si San Lorenzo, è stato deciso di anticipare di un giorno.

Terminata le festa di Sant’Alberto, la città devota si sposterà verso i giorni dedicati alla Madonna di Trapani che conta di un seguito decisamente maggiore. La novità di quest’anno è che non uscirà in processione la statua in legno realizzata da Giuseppe Greco(che esce in processione dal 1829), ma bensì la copia in marmo custodita in Cattedrale, che fu portata in processione soltanto nel 2008. Allora la città fu assediata dalla gente proveniente anche dalle zone limitrofe, anche se va sottolineato che molte persone erano più attratte dai buoi che trainavano il carro, anziché dal passaggio della Sacra Effige tanto cara alla città. La statua in marmo, per via della pesantezza e dell’ingombrante carro, uscirà dalla porta laterale come succedeva un tempo per i trasporti storici della statua originale custodita in Santuario.

Gli appuntamenti mariani, iniziano come sempre il 13 agosto alle 20.30 con l’arrivo dal mare della statua al molo Garibaldi, con l’omelia dell’Arcivescovo Mons. Plotti e la preghiera da parte del Sindaco Damiano. Il giorno seguente si terrà la tradizionale festa in onore della Madonnina di Porta delle Botteghelle, mentre il giorno di ferragosto alle 5.30 del mattino, il pellegrinaggio dalla Cattedrale al Santuario.

Le feste mariane si concluderanno il giorno 16 con la messa pontificale di Mons. Plotti in Santuario alle 9.30, la concelebrazione in Cattedrale alle 19.30, ed infine la solenne processione per le vie della città della statua della Madonna di Trapani, al ritmo delle note della banda “Città di Trapani” che si alterneranno ai canti mariani. Al termine della processione, i tradizionali fuochi pirotecnici che ritorneranno ad essere visibili alla “marina”, dopo la discutibile decisione dello scorso anno di farli in piazza Vittorio Emanuele. Saranno dei festeggiamenti dal sapore un po’ particolare, dopo gli scandali della Curia, la rimozione di Miccichè e la nomina di Mons. Arcivescovo Plotti quale Amministratore Apostolico della Diocesi, che per la prima volta assisterà e celebrerà i riti delle feste patronali.

Pur considerando le secolari radici di devozione mariana trapanese, continuano a persistere le tante contraddizioni storiche legate all’arrivo della Sacra effige in città, dove molto spesso, più che mettere a confronto e approfondire le varie versioni discordanti tra di loro, si cerca di imporre una o l’altra versione, sia da parte del comitato dei festeggiamenti, che riporta sempre come certa la data di arrivo via mare(8 agosto 1188), sia nel Santuario dell’Annunziata, dove viene riportato ovunque il nome di Nino Pisano quale autore della statua in marmo, che però è deceduto nel 1368, e che ovviamente non era ancora nato nel 1188.  Si tratta di una contraddizione che agli occhi della gente crea un po’ di confusione, ma anche un maggiore fascino attorno alla presenza di questa splendida opera in marmo paro che rappresenta decisamente, la storia della città sotto tutti i punti di vista.

Francesco Genovese

 

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 4 AGOSTO 2012