Crolla un cornicione nella chiesa del Purgatorio sede dei Sacri Gruppi dei Misteri. E’ successo nella calda mattinata di ieri a seguito di una segnalazione da parte degli abitanti del luogo, dove sono accorsi i vigili urbani e i vigili del fuoco che, a seguito del sopralluogo, per difendere l’incolumità pubblica, hanno deciso di transennare la chiesa, poiché non sono esclusi crolli futuri.

La settecentesca chiesa aveva subito il crollo di una finestra poco prima dell’inizio dei riti Quaresimali che precedono la settimana Santa, rattoppata di fretta per permettere il regolare svolgimento delle Scinnute. Proprio qualche giorno fa si era evidenziato il problema della mancata erogazione dei fondi regionali per gli interventi minimi di messa in sicurezza del Purgatorio, a confermare ciò che spesso avviene in questo territorio, dove tutto ciò che è storia, cultura, arte e tradizione, viene schiacciato dall’immobilismo decisionale di chi promette per apparire, soprattutto nell’importante “passerella” a cui assistiamo ogni anno durante la processione dei Misteri.

Si parlava di uno stanziamento di 100.000 Euro, una cifra esigua che avrebbe riguardato solamente le finestre della chiesa e piccoli interventi di sicurezza che non hanno niente a che vedere con le reali esigenze di restauro della “casa dei Misteri”. La chiesa rimane chiusa quindi, a meno che non si decida di far aprire l’ingresso laterale della sagrestia per permettere ai turisti di visitare i Sacri Gruppi. Ma prima di pensare ai turisti, bisogna pensare al nostro patrimonio storico-artistico, poiché quello che è successo ieri è grave, più grave del crollo stesso, proprio perché le condizioni sui cui verte la chiesa del Purgatorio sono precarie, esternamente ed internamente, proprio lì dove si custodisce la storia di una città che pensa in grande, ma che ignora i tesori che appartengono ad intere generazioni che hanno scritto i giorni che ci precedono, delineando usi, costumi e tradizioni. Una città che non riesce a sfruttare a pieno le proprie potenzialità.

Attualmente la chiesa del Purgatorio custodisce solo 19 dei venti Misteri, più la Madre Pietà dei Massari, poiché il gruppo “Gesù dinanzi ad Erode” del ceto dei pescivendoli, si trova nella ex chiesa di San Rocco per via di un intervento di manutenzione straordinaria a seguito dei danni subiti dal gruppo per via dell’alluvione del 2009.  Adesso si attendono le varie riunioni di rito per decidere come intervenire, sperando che le autorità competenti si attivino per un concreto restauro con lo spostamento temporaneo dei Sacri Gruppi presso un’altra chiesa.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 16/07/2011