Un lungo applauso ha sancito la fine dei fuochi d’artificio che hanno messo un punto alle feste patronali 2011. Migliaia di persone erano riversate tra la Piazza Vittorio Emanuele e il litorale nord da dove sono stati sparati i fuochi.

La lunga processione della statua lignea della Madonna di Trapani ha percorso le strade del centro storico in un’atmosfera piena di pathos e di trasporto emotivo; tantissima gente nelle fasi di uscita e di entrata in chiesa, mentre per le strade(soprattutto al porto) poca gente durante il passaggio della Sacra effige, sia perché i devoti erano tutti in processione, ma anche perché la gente era già riversata nei pressi di Piazza Vittorio dove sembrava che si svolgesse una qualsiasi festa di paese non legata ad una processione piena di storia e di tradizione.

Evidentemente, visto l’entusiasmo con il quale la gente si è posizionata per le strade ad assistere lo spettacolo pirotecnico, tutto ciò ha poca importanza, mentre la processione in onore della patrona della Diocesi, meriterebbe ben altri seguiti. Soddisfatto Mons. Antonino Adragna, che poco dopo il rientro della statua in Cattedrale ha ringraziato l’amministrazione comunale per aver fatto rimuovere tavoli e divanetti dei bar lungo le strade del percorso, dove durante il passaggio della processione è stato anche cessato l’intrattenimento musicale all’interno dei locali.

La Madonna di Trapani ha fatto rientro in cattedrale poco dopo le 23.00, sotto un tappeto di petali di fiori gettati dai parrocchiani dal tetto della Cattedrale, annacata festosamente tra la gente presente sia fuori che dentro la chiesa. A fine processione il Vescovo Miccichè ha benedetto i fedeli che poco dopo hanno iniziato ad abbandonare le strade del centro storico per assistere ai fuochi, che al contrario degli altri anni sono stati graditi dalla maggior parte dei presenti in piazza, sicuramente perché i “botti” sono stati continui e non intervallati da lunghe pause.

Il cambiamento di location quindi, è stato promosso dalla gente per via della buona riuscita dei fuochi, che anche dalla marina avrebbero accolto gli stessi entusiasmi.  Terminato lo spettacolo pirotecnico, è iniziata la consueta “corsa” alle auto che ha paralizzato il traffico smistato dagli uomini della polizia municipale lungo le vie limitrofe e in particolare in Via Fardella, mettendo fine sia alle feste patronali che all’estate in questa città che ai turisti può solo offrire il proprio mare e le proprie tradizioni, mentre per gli eventi culturali di un certo livello, bisogna spostarsi altrove, e questa è una cosa risaputa.

Ad ogni modo i trapanesi si accontentano della buona riuscita di un fuoco d’artificio per segnare gli esiti della stagione, ignorando troppo spesso le reali necessità dell’antica drepanum, città mariana, città della vela, città del sale, ma anche città senza un vero e proprio teatro e senza tante altre cose che la renderebbero decisamente migliore di quella che è.

Per quanto riguarda le tradizioni religiose, l’attenzione adesso è rivolta alle prossime festività in onore della Madonna di Custonaci che inizieranno il 29 agosto con il tradizionale sbarco dalla baia di Cornino.

Francesco Genovese

PUBBLICATO in parte su La SICILIA del 18/08/2011