Sesta e ultima scinnuta

Sesta e ultima Scinnuta questo pomeriggio alle 17.30 presso la chiesa delle anime Sante del Purgatorio con il simulacro dell’Addolorata. Come di consueto, la statua dell’Addolorata sarà disposta davanti l’altare senza manto, addobbata da fiori e dagli argenti principali tra cui il cuore trafitto dal pugnale risalente al 1923, che è diverso dal pugnale che viene usato in processione.

Nella piazza antistante si esibirà la banda musicale di San Vito Lo Capo con il repertorio tipico funebre. Seguirà la recita del rosario e la messa presieduta dal vescovo Miccichè, al termine della quale ci sarà una nuova esibizione della banda. Il simulacro dell’Addolorata è una pregevole ed espressiva opera realizzata dal Milanti, che insieme all’Ascesa al Calvario rappresenta il simbolo identificativo della processione dei Misteri. La sua processione è curata dal ceto dei camerieri, cuochi, cocchieri, autisti, baristi, pasticceri, albergatori e ristoratori.

Anticamente era curata dai Patrizi, che uscivano in processione con un saio bianco e rosso della confraternita di San Michele, una divisa che compare figuratamente in processione visto il grosso numero di volontari che stanno quasi sostituendo i portatori remunerati. Il segno più tangibile della devozione di questo simulacro è la lunga processione di donne vestite di nero, per lo più scalze, che la seguono per tutto il percorso con un grosso cero votivo. Si concludono quindi oggi i riti quaresimali dei Misteri che aprono la porta ai tanto attesi riti della Settimana Santa che a Trapani inizieranno martedì prossimo.

Da domani la chiesa del Purgatorio si trasformerà in un vero e proprio cantiere in vista della processione del venerdì Santo.

Per quanto riguarda gli eventi collaterali alla settimana Santa, domani pomeriggio alle 17.30 presso la chiesa del Purgatorio ci sarà la presentazione del libro fotografico di Arturo Safina “La processione lunga un giorno”, al termine della quale verrà inaugurata la mostra fotografica omonima al palazzo della Vicaria; lunedì invece verrà aperta al pubblico un’ altra mostra fotografica presso l’atrio di palazzo Cavarretta organizzata dal Gruppo Giovani per i Misteri in collaborazione con L’Istituto Tecnico Commerciale Turistico "L. Sciascia" che si occuperà di gestire il punto informativo turistico all’interno dei locali.

Sempre lunedì, alle 18.00 presso la sede dell’Unione Maestranze si svolgerà la premiazione del settimo fotoconcorso sui Misteri relativo al 2009 organizzato dall’Università Popolare UP.TR.E ex Agim.

Francesco Genovese


Cantiere Mostra alla sovrintendenza

Partirà oggi, presso la Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, la mostra e il cantiere aperto del restauro del baldacchino e l’antica vara del simulacro dell’Addolorata, ventesimo gruppo della processione dei Misteri. Il progetto “Cantiere Mostra” è coordinato da Luigi Biondo, Bartolomeo Figuccio e Tommaso Guastella, con la collaborazione di Beatrice Lombardo, Lorena Lucchese, Maria Trombino, Melania Tartamella e Margherita Poma.

Il restauro del baldacchino è finanziato dall’assessorato Beni Culturali della regione Sicilia per un importo di € 12.879,10, mentre la ditta aggiudicataria dei lavori è la Texture Conservazione e restauro di Tessuti antichi di Monica Cannillo. Il baldacchino, risalente intorno al 1800 non esce in processione dal 2006, e grazie a questo intervento conservativo potrà essere utilizzato sin dalla Settimana Santa 2011.

L’antica vara invece non viene più utilizzata da ben quarant’anni, e molto probabilmente, dopo un attento studio, potrebbe tornare a figurare in processione nei prossimi anni, se non dalla prossima edizione; si tratta di una bella sfida poiché bisognerà riadattare i supporti per le aste rimossi negli anni ’70, senza tener conto poi dei cambiamenti subìti dalla processione dell’Addolorata in questi quarant’anni, come per esempio la dimensione dei ceri utilizzati e il numero di portatori che è aumentato col passare del tempo.

Il “Cantiere-mostra” resterà aperto fino a giugno, anche se la vara dell’Addolorata verrà riportata al Purgatorio appena terminata la Settimana Santa. Oltre al baldacchino e alla vara, saranno esposte anche due sculture polimateriche in legno e tela raffiguranti San Giovanni Apostolo e l’Addolorata collocate nella chiesa di San Domenico nella cappella del SS.mo Crocifisso, i cui restauri si avvalgono anche della collaborazione di Gerardine Guyot e Marilena Parrinello.

Per quanto riguarda i riti quaresimali, domani si svolgerà la sesta e ultima Scinnuta dei Misteri con il simulacro dell’Addolorata che sarà quindi la protagonista assoluta di quest’ultima settimana sotto tutti i punti di vista, tra i quali, non ultimo, l’importanza del restauro conservativo per mantenere vivi secoli di tradizione.

Francesco Genovese


La pietà del popolo il quadro più devozionale

Oggi pomeriggio alle 17.30 nella chiesetta dell’Addolorata in Corso Vittorio Emanuele, si svolgerà la Scinnuta della Madre Pietà del Popolo. Prima e dopo la Santa Messa presieduta dal Vescovo Miccichè, si esibirà la banda musicale “Città di Trapani” diretta dal maestro Carpitella, ad intonare le caratteristiche marce funebri che accompagnano le processioni della Settimana Santa.

Il quadro della Pietà del popolo, la cui processione è curata dai fruttivendoli, è un dipinto risalente al 1600, incastonato su di una vara barocca che, come la Pietà dei Massari, contiene nel retro un dipinto del Cristo. Il viso della Pietà del popolo ha i lineamenti più dolci rispetto a quello dei Massari, con un sorriso speranzoso ma allo stesso tempo addolorato.

Nel 1700 apparteneva alla Compagnia di Sant’Anna, scioltasi dopo il 1800 e durante la guerra veniva portata in spalla dalle mogli dei soldati impegnati negli eventi bellici. La sua processione del mercoledì Santo, dal carattere prettamente devozionale e popolare, è molto suggestiva lungo tutto il suo percorso in cui vengono racchiusi secoli di storia il cui inizio è databile nel primo ventennio del 1700. Nel corso degli anni ha cambiato diverse sedi, e per qualche anno è stata conservata nella chiesa del Purgatorio, dove nel 1975 ha subito un furto di tutti gli ex-voto. Da molti anni ormai, è custodita in una nicchia sul lato sinistro della chiesetta dell’Addolorata gestita dalle suore.

Riguardo il venerdì Santo, il manifesto della processione dei Misteri di quest’anno è stato realizzato Carla Mineo su di un disegno di Noemi Cipolla del Liceo Artistico, che anche per quest’anno è stato coinvolto dall’Unione Maestranze per il materiale divulgativo cartaceo. Domani alle 16.30 ci sarà la tradizionale “via della croce e della luce” itinerante nelle chiese del centro storico di Trapani.

Il pellegrinaggio partirà dalla chiesa di San Francesco e si concluderà a San Pietro, passando per il Purgatorio, la cattedrale di San Lorenzo e la chiesa di Santa Maria del Gesù. Ieri intanto, al Purgatorio si è svolta la Scinnuta della Pietà dei Massari, e dopodomani ci sarà la sesta e ultima scinnuta dei Misteri con il simulacro dell’Addolorata.

Francesco Genovese


Pietà dei Massari e Pietà del popolo

Inizia l’ultima settimana di Scinnute oggi pomeriggio alle 17.30, presso la chiesa del Purgatorio con la Madre Pietà dei Massari a cura degli Eredi Facchini di Piano San Rocco. Come da programma nella piazza antistante si esibirà la banda musicale “Città di Paceco” che per il sedicesimo anno consecutivo accompagnerà egregiamente l’antico quadro risalente al 1500 in processione per le vie della città. Alle 19.00 sarà celebrata la Santa Messa dal Vescovo Miccichè e al termine della funzione ci sarà una nuova esibizione della banda.

Si tratta di una Scinnuta che insieme a quella della Pietà del popolo che si svolgerà domani, è stata introdotta in un periodo successivo alle originarie scinnute dei Misteri, ma visto che la Pietà dei Massari apre i riti della Settimana Santa il prossimo 30 marzo, si tratta di un appuntamento imperdibile che è divenuto parte integrante dei riti quaresimali.

L’antico quadro è incastonato su di una vara neoclassica che contiene nel retro un altro dipinto del Cristo con una corona di spine d’argento. Il comitato che ne cura la processione è composto dalle famiglie Mazzeo, Mistretta, Cordaro, Lombardo e Di Bella, e da un folto numero di devoti e collaboratori; capoconsole del comitato è Mario Mistretta che ricopre questa carica sin dal 1975. Il quadro della Pietà è di notevole bellezza, specialmente quando viente contornato dai numerosi ex-voto che ogni anno vengono posti su di un pannello trasparente.

Fino al 1934 il quadro veniva custodito presso la casa di una delle cinque famiglie che veniva estratta dal gioco del “tocco”. Dall’anno successivo in poi, la Pietà dei Massari dopo aver cambiato diverse sedi nel corso degli anni, viene custodita in una nicchia a destra dell’altare nella chiesa del Purgatorio per 365 giorni l’anno fino alle 16.00 in punto del martedì Santo, quando verrà portata in spalla dai devoti lungo le strade della città per rinnovare una processione antica ed emozionante in cui la fede e il folklore diventano un tutt’uno.

Francesco Genovese


Resoconto quinta scinnuta

Si è svolta ieri pomeriggio l’attesissima scinnuta del gruppo “L’Ascesa al calvario”, quinta discesa quaresimale che apre la porta alla più attesa settimana Santa che è ormai imminente. Affollatissima la chiesa del Purgatorio così come la piazza antistante per tutta la durata del rito nonostante il fatto che per le vie della città c’era anche la processione di San Giuseppe.

E’ stata una Scinnuta suggestiva, da un lato il meraviglioso tredicesimo gruppo(curato dal popolo), addobbato magistralmente dai fiori e dagli argenti preziosi lucidati per l’occasione; dall’altro lato la gente, il popolo dei Misteri, i consoli ma anche alcuni turisti che entravano in chiesa incuriositi dal folto numero di persone in piazza. I componenti della banda musicale “Città di Paceco” diretta da Claudio Maltese hanno eseguito egregiamente, come è nel loro stile, il repertorio funebre più caratteristico, dalle marce più antiche a quelle più nuove, davanti a centinaia di persone divise da una fastidiosa transenna già utilizzata lo scorso anno per evitare l’accalco della gente sui musicisti, visto che la Scinnuta de “L’Ascesa al Calvario” è quella che conta un numero maggiore di presenze. Intanto dalla chiesa di San Domenico partiva la stazione quaresimale con il Vescovo e le comunità di San Lorenzo, San Nicolò, San Francesco D’Assisi e San Pietro, per celebrare la Santa Messa in un purgatorio sempre più affollato.

Al termine della funzione ancora la banda con il repertorio funebre accompagnato dai fuorvianti applausi della gente che purtroppo sono divenuti parte integrante dei riti quaresimali.

La prossima settimana sarà piena di Scinnute: martedì ci sarà la Scinnuta della Pietà dei Massari, mercoledì invece sarà il turno della Madre Pietà del popolo nella chiesa dell’Addolorata e in fine venerdì ci sarà la sesta e ultima scinnuta dei Misteri con il simulacro dell’Addolorata.

Per quanto riguarda gli eventi collaterali in vista della settimana Santa, domenica intorno alle 10.00 nella chiesa del Purgatorio, ci sarà un momento di preghiera organizzato dal gruppo de “La Sentenza”, mentre alle 17.30, sempre al Purgatorio, il gruppo sacro “La Coronazione di Spine” in collaborazione con l’associazione “Trapani Mia” ha organizzato un concerto di canti in lingua dialettale dal titolo "Cantiamo i Misteri".

Francesco Genovese


Al Purgatorio la scinnuta più attesa

Si svolgerà oggi pomeriggio alle 17.30 nella chiesa del Purgatorio, la quinta scinnuta quaresimale dei Misteri con il gruppo “L’Ascesa al Calvario” detto “U Signuri ‘ca cruci ‘n coddru” a cura del popolo. Si tratta senza dubbio della Scinnuta più attesa e più sentita dai trapanesi. Come da programma, nella piazzetta antistante, si esibirà la banda musicale di Paceco, che intonerà col suo stile perfetto il tipico repertorio funebre. Alle 18.00 dalla chiesa di San Domenico partirà la stazione quaresimale con il Vescovo e le comunità della Diocesi per arrivare al Purgatorio dove verrà celebrata la Messa; al termine ci sarà una nuova esibizione della banda diretta dal maestro Claudio Maltese.

Il gruppo di oggi è il più rappresentativo della processione dei Misteri, e si pensa che sia uno dei gruppi più antichi se non addirittura il primo in assoluto, tranne che per l’espressiva statua del Cristo ad opera di Antonio Giuffrida che sostituì nei primi anni del ‘900 la vecchia statua di Nino Croce, che oggi si trova collocata nella chiesa di “Santa Maria del Gesù” dove è stata restaurata qualche mese fa. Anche gli argenti di questo gruppo sono di ottima fattura, prima fra tutti l’antica e pregiata croce in argento realizzata nel ‘700. Ma ci sono anche catene, sciabole, corone di spine, l’armatura del soldato, l’elmo, la bandoliera, il ramo, il puntale, il fazzoletto della veronica e tantissimi ex-voto.

Anticamente era curato dagli “Jurnateri”, poi passò ai bottai e ai fruttivendoli, per poi essere affidato all’intero popolo. E’ il gruppo che insieme all’Addolorata il venerdì Santo può utilizzare più tempo disponibile per le fasi di entrata e di uscita, e conta di un numerosissimo seguito di persone che lo accompagnano in processione.

Ma non è solo di Scinnuta questo venerdì Santo; infatti oggi pomeriggio alle 16.30 per le strade della città si svolgerà la processione di San Giuseppe che uscirà dalla chiesa del Carminello in Via Garibaldi. Quindi la città si dividerà in due, da una parte le tristi note della “Musica ri misteri” e dall’altra le tipiche marce allegre che accompagneranno il santo in processione, rinnovando due antiche tradizioni che sono parti integranti della trapanesità legata ai riti religiosi. Come è successo in passato, durante il passaggio della processione sul corso Vittorio Emanuele, non saranno eseguite marce funebri in piazza Purgatorio.

Francesco Genovese


Le tradizioni trapanesi schiaffeggiate dalla politica

Mentre si stanno scaldando i motori della macchina organizzatrice della processione dei Misteri, parte della città si sta muovendo in ben altre cose.

E’ da qualche settimana che nelle adiacenze di piazza Purgatorio c’è chi raccoglie le firme per la fantomatica "Grande Città". Sono puntuali ogni venerdì a posizionare il proprio banco con un cartello visivamente fastidioso con una veduta di Trapani dall’alto, ottima esca per far abboccare i pesci del mare della superficialità e del conformismo. Sono puntuali, il venerdì proprio perchè dal 19 febbraio piazzetta Purgatorio è un vai e vieni di gente che raggiungono la "casa dei Misteri" in occasione delle plurisecolari "Scinnute" che termineranno il prossimo 26 marzo. Sono puntuali, a scegliersi l’ora di punta, dopo le 18.00, per iniziare a raccogliere le firme per creare questa grande città fatta di piccoli uomini. Sono puntuali, aggiungerei io, a strumentalizzare una tradizione storica che non dovrebbe avere alcun legame con la politica e roba affine. Si può condividere o meno il fine di questa raccolta di firme, ma il contesto è sicuramente sbagliato, poichè sarebbe più giusto raccoglierle altrove queste firme, e non proprio nelle adiacenze del Purgatorio. A mio avviso questo si chiama mancare di rispetto alle tradizioni e ai trapanesi, o una parte di essi, anche perchè moltissimi, purtroppo, hanno firmato entusiaste, senza fare caso al contesto e al luogo, e senza sentirsi minimamenti toccati da una prepotente strumentalizzazione di una delle cose più importanti della nostra città.

Ma non è solo la raccolta di firme che ha scatenato queste mie riflessioni. Come tutti ben sanno, due settimane dopo Pasqua, da sempre si svolge in città la popolare e sentitissima processione di "Santu Patri". Quest’anno purtroppo, questa processione coinciderà con l’ennesimo evento velico che si svolgerà in città dal 16 al 19 aprile. Proprio domenica 18, giorno della secolare processione, la provincia di Trapani sta organizzando un "mercato popolare" con intrattenimenti musicali, animazioni e artisti di strada proprio sul Corso Vittorio Emanuele, strada percorsa nella via di ritorno dalla pesante statua raffigurante San Francesco di Paola, che come sempre ha tantissime persone al seguito. Cosa succederà adesso? Si sposterà la processione? si cambierà il percorso? Non si sa nulla di tutto ciò, ma di certo c’è che per quattro vecchie barche che vengono a commemorare Giuseppe Garibaldi, il massone più famoso d’Italia(che poco ha da dividere con Trapani), la processione di "Santu Patre" che è parte integrante delle cultura del trapanese verace verrà messa in secondo piano.

Francesco Genovese


Resoconto quarta scinnuta

Ieri pomeriggio nella suggestiva chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, si è svolta la quarta scinnuta quaresimale dei Misteri con i gruppi “La Sentenza” del ceto dei macellai ed “Ecce Homo” del ceto dei calzolai, che come di consueto erano disposti ai lati dell’altare, addobbati da fiori e accompagnati dal luccichio degli splendidi argenti che ne esaltavano la bellezza. Nonostante le condizioni meteo sfavorevoli, tutto si è svolto come da programma. La banda “G. Candela” di Buseto ha eseguito il repertorio caratteristico funebre fino alla recita del rosario seguita dalla celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Miccichè.

Al termine della funzione, nell’affollata piazzetta Purgatorio, la banda ha ricominciato a suonare, in un’atmosfera unica che segna il veloce avvicinarsi della Settimana Santa, contornato dal fermento e dall’attesa di quelle centinaia di persone che vivono i Misteri tutto l’anno, che seguono tutte le fasi salienti e non, che vanno dai preparativi fino alla chiusura del portone del sabato Santo, per poi ricominciare un’altra attesa di 365 giorni; è un ciclo che si ripete, che si tramanda di generazione in generazione, grazie al quale si mantiene vivo quell’attaccamento profondo ad una tradizione secolare che nonostante lo scorrere del tempo, gli svariati e sempre diversi itinerari e gli svariati cambiamenti estetici subiti nel tempo, continua a mantenere un fascino immutato.

Tra le tante cose perse nel tempo però, non si può non ricordare la figura degli incappucciati della Confraternita di San Michele che da dieci anni, per volere della Diocesi, non è più parte integrante della processione, e che senza dubbio ha lasciato un vuoto incolmabile sia dal punto di vista storico che folkloristico.

Ieri mattina la chiesa del Purgatorio è stata meta di decine di turisti che hanno potuto ammirare e fotografare i Sacri Gruppi disposti tra le navate della chiesa. Per quanto riguarda l’imminente venerdì Santo, la macchina organizzatrice sta funzionando a pieno regime; stesso discorso per il coordinamento logistico del 118 che si sta attivando per la consueta dislocazione delle proprie unità operative lungo tutto il percorso della processione.

Grande attenzione rivolta verso i disabili che potranno assistere il passaggio dei gruppi da un gazebo che quest’anno sarà allestito dall’UNITALSI in piazza Vittorio Veneto, alla quale nei prossimi giorni si potrebbero accodare anche altre associazioni similari. Venerdì prossimo ci sarà l’attesa scinnuta de “L’Ascesa al Calvario” a cura del popolo, al termine della quale inizierà il vero conto alla rovescia verso l’ultima settimana di scinnute che termineranno il 26 marzo con il simulacro de “L’Addolorata”.

Francesco Genovese