La processione dei Misteri

 

Sono passati quasi 5 mesi, e il conto alla rovescia per la prossima edizione dei misteri è già cominciato, con le stesse domande di sempre, le stesse aspettative, le stesse polemiche per un evento stupendo che nel tempo ha perso un po' le tradizioni per un motivo o per l'altro .
Le domande che ognuno di noi si pone riguardo la manifestazione religiosa più importante della Sicilia sono sempre le stesse: Come sarà la processione il prossimo anno? Ritorneranno gli incappucciati? Il vescovo farà un altro decalogo di presa di posizione? Ci saranno ritardi? Quante bande ci saranno? Etc etc.

Chiudendo gli occhi potremmo immaginare una processione senza polemiche e decaloghi, e magari dopo la chiusura del portone del sabato santo poter dire che è stata la migliore edizione di tutti i tempi: niente ritardi, niente litigi; insomma tutto ciò che ogni anno sono le aspettative.

C'è una cosa che non mi va giù da un po' di anni: l'assenza degli INCAPPUCCIATI della confraternita di San Michele, si, proprio loro; coloro che iniziavano la processione dei misteri, coloro che erano testimonianza di una cosa che non c'è più.
Cosa deve succedere affinché ritornino?? Un nuovo vescovo? Un nuovo presidente dell'Unione Maestranze?
Perché non c'è più questa antica tradizione?

Col passare del tempo, e specialmente nell'ultima edizione dei misteri, si è persa la singolarità della processione stessa. Sembra sempre di vedere 20 processioni diverse, 20 ceti rivali tra di loro, 20 bande che fanno a gara a chi suona meglio, etc etc..Tutto questo a discapito della religiosità, di ciò che le venti statue rappresentano: la passione e la morte di Cristo.

E poi, un'altra cosa che col tempo si è persa: la semplicità; addobbi faraonici, spese allucinanti, bande numerose e nello stesso tempo la puntuale polemica di ogni anno sui fondi che non bastano mai.

Nel frattempo si cerca di capire di chi sono le responsabilità riguardo l'edizione 2004.
Forse dell'Unione Maestranze, che poi tanta unione non è?
La rivalità tra i ceti?
Il decalogo del Vescovo??
Beh, secondo me, ognuno ha la sua parte di colpe.

Il decalogo del vescovo, di cui ho condiviso pochi punti, secondo me è stato inteso come una presa di posizione, e quindi di conseguenza i ceti hanno reagito per non rispettare i 10 punti.

L'Unione Maestranze, rappresentata dal presidente D'Aleo, mi è sembrata un po' confusa nella scorsa edizione, con un piede qua e uno là; una sorta di due facce, una che promette, l'altra che non dà risultati; in poche parole, secondo me, la volontà c'è, ma manca qualcosa per agire; ma la macchina organizzatrice di un'imponente manifestazione, non dovrebbe fallire, e se succede, il presidente dovrebbe assumersi tutte le responsabilità e dimettersi di conseguenza.

La rivalità tra i ceti c'è sempre stata e col tempo si accentua sempre di più; forse i ceti dovrebbero capire di essere 1/20 della processione e non 1/1 per 20 processioni. Si potrebbe paragonare la processione dei misteri ad una torta tagliata in 20 fette; se si toglie una fetta dalla torta, non si può considerare tale, non è più una torta intera.

Uno dei problemi più evidenti della scorsa edizione è stato il forte ritardo accumulato nella via Fardella, che ha generato una corsa notturna con tagli di percorso per metterci una pezza sopra. Forse si potrebbe accorciare il percorso sulla via, e magari diminuire il tempo dedicato alle vutate.

Si potrebbe fare questo, si potrebbe fare quello, tutte frasi facili da scrivere ma che poi in fin dei conti difficilmente s  trasformano in fatti.

Potrei scrivere ancora riguardo i problemi dell'anno scorso, ma credo che adesso sia giunto il momento per iniziare a iniziare a lavorare sul serio per non ripetere gli errori passati, magari con un po' di coraggio e di determinazione, nella speranza che chi organizza sappia prendere decisioni concrete; tutto ciò per ridare alla processione dei misteri quel qualcosa che si è perso nel tempo.

Francesco Genovese